Welfare aziendale: uno strumento sempre più importante per l’integrazione del Welfare State
Pubblicato “Welfare for People” l’Ottavo Rapporto sul Welfare aziendale e occupazionale in Italia a cura di Michele Tiraboschi, promosso da Intesa Sanpaolo Spa e ADAPT
In un contesto socioeconomico caratterizzato dal contenimento del debito pubblico italiano e dal progressivo invecchiamento della popolazione, il welfare aziendale è sempre più un fondamentale strumento di integrazione del welfare statale. È poi un elemento di modernizzazione dei sistemi di relazioni industriali, così come uno strumento di dialogo delle imprese con gli stakeholder.
La sua diffusione è favorita:
- dalle agevolazioni fiscali e contributive riconosciute alle aziende e ai lavoratori dal legislatore;
- dalle sue utilità intrinseche, come l’incremento della partecipazione attiva dei dipendenti e il miglioramento del dialogo sociale.
Quest’anno il Rapporto propone un focus settoriale specifico sulla contrattazione in materia di welfare aziendale nel settore del turismo, in linea con quanto approfondito nei precedenti Rapporti e in continuità con quanto fatto negli anni passati per i settori agricolo, metalmeccanico, chimico-farmaceutico, alimentare e terziario, distribuzione e servizi, nonché per il comparto artigiano.
Profilo di indagine innovativo è poi quello in chiave territoriale, che si focalizza sulle politiche per la casa nel contesto milanese, come nuova frontiera per lo sviluppo di iniziative integrate tra istituzioni locali e attori privati.
Il Rapporto propone infine un interessante approfondimento tematico sulla previdenza complementare su base contrattuale, supporto che - grazie all’adozione del metodo di calcolo contributivo - è sempre più fondamentale per l’integrazione pensionistica e la diversificazione del rischio previdenziale.
Nel complesso, l’analisi dei contratti collettivi evidenzia una tendenza crescente ad aumentare progressivamente, rinnovo dopo rinnovo, le quote di contribuzione aziendale per rafforzare l’attrattività dei fondi, incentivare le adesioni dei lavoratori (in particolare quelli più giovani) e consolidare la sostenibilità finanziaria degli strumenti collettivi. Si prevedono poi, in alcuni casi, soluzioni alternative rispetto a quelle tradizionali, come i meccanismi di adesione contrattuale e lo sviluppo, in determinati contesti locali (di regioni come Veneto, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta) di fondi pensione territoriali intercategoriali.
Tuttavia, si evidenzia anche come i fondi negoziali, pur rappresentando oggi il cuore del secondo pilastro pensionistico nel nostro Paese, presentino ancora forti squilibri tra comparti, territori e categorie di lavoratori, con la scarsa partecipazione di giovani e donne.
Nonostante queste ampie criticità, la contrattazione collettiva ha dimostrato una notevole capacità di adattamento alle nuove sfide del sistema previdenziale e, più in generale, del mercato del lavoro. Tra le principali iniziative, volte a rafforzare l’attrattività dei fondi e migliorare la copertura previdenziale di ampie fasce della forza lavoro, si segnalano i meccanismi di compartecipazione aziendale, che in alcune prime sperimentazioni incentivano maggiormente le fasce più deboli (ad esempio giovani, lavoratori somministrati) e i percorsi life-cycle, che adeguano automaticamente i percorsi di investimento all’età del lavoratore.
Leggi la versione completa del rapporto Welfare for People – Ottavo rapporto annuale
Leggi l’Executive Summary del rapporto Welfare for People – Ottavo rapporto annuale
Adapt è una associazione senza fini di lucro, fondata da Marco Biagi nel 2000 per lo studio e la ricerca, in una ottica internazionale e comparata, nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro. Intesa Sanpaolo e Adapt collaborano per la realizzazione di “Welfare for People”, Rapporto annuale sul welfare occupazionale e aziendale in Italia.
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