SABATO 26 NOVEMBRE, GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE

24.11.2016

 

Sabato 26 novembre in tutta Italia, in 12.000 supermercati, 140.000 volontari, ci inviteranno a donare una parte della propria spesa a chi ha bisogno.

 

4,6 milioni di persone in Italia soffrono di povertà alimentare, il numero più alto dal 2005 ad oggi, tra queste troviamo famiglie con due o più figli, nuclei in cui il capofamiglia ha perso il lavoro, giovani disoccupati.

 

Da qui l’invito a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, giunta alla 20 esima edizione, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.

 

Gli alimenti verranno distribuiti a 8.100 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano circa 1.560.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 135.000 bambini fino a 5 anni.

 

In questi 19 anni questo gesto di carità è diventato quello più partecipato in Italia, con più di 5.500.000 di donatori l’anno scorso.

 

Anche quest'anno Intesa Sanpaolo sostiene l'iniziativa insieme a Banca Prossima confermando la propria vicinanza al mondo della solidarietà.

 

Partecipa anche tu alla Giornata della Colletta Alimentare: la tua spesa per chi ne ha bisogno.

Tanti modi per aiutare Banco Alimentare:

  • Con la tua spesa nei supermercati aderenti all'iniziativa;
  • Con un contributo sul conto corrente dedicato (IBAN IT75K0335901600100000003513) presso tutte le filiali di Intesa Sanpaolo e delle banche del gruppo;
  • Presso tutti gli sportelli bancomat di Intesa Sanpaolo e delle banche del gruppo.

Inoltre dal 25 novembre fino al 3 dicembre 2016 sarà possibile sostenere l’attività di Banco Alimentare anche inviando un SMS al numero 45512 o chiamando da rete fissa.

 

Questo importante evento, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, é reso possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli e alla Compagnia delle Opere Sociali.